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domenica 23 marzo 2014
Storia di una ladra di libri - Recensione
Film tratto dal best seller di Markus Zusak "La bambina che salvava i libri", nella semplicità della narrazione riesce a trasmettere quello che vuole essere il messaggio fondamentale da trasmettere in questo contesto. La lettura, la cultura liberano l'anima, ci rendono capaci di sognare, di lottare e superare determinati momenti bui delle nostre vite. Liesel, ancora adolescente, sa bene cosa significhi "perdita". Durante il cammino verso la sua "nuova" vita, perse il fratellino, anche lui destinato ad essere adottato, e dopo la madre, la quale fu deportata per le sue idee comuniste. Liesel si ritrovò, quindi, con due sconosciuti, e non fu semplice. Hans, un uomo buono, si rende subito simpatico agli occhi della ragazza e comprensivo. Rosa, invece, si mostrò fredda, rude, con un caratterino alquanto insopportabile ma, successivamente, si capirà che, in realtà, si tratta di una corazza. Liesel è analfabeta e ciò comporterà la derisone da parte di tutta la classe, il primo giorno di scuola. Ma con l'aiuto del padre riuscirà ad imparare a leggere e scrivere. È il periodo della guerra e, persino, la scuola è piena di bandiere con la svastica. La narrazione non si sofferma molto sull'orrore avvenuto in quegli anni, se non alla fine del film. Un film consigliato anche e soprattutto agli adolescenti, ai bambini che non conoscono questo triste periodo della storia. Liesel fa amicizia con Rudi, un bambino che si innamorerà di lei, che le sarà davvero amico, mantenendo il segreto di Max, un ebreo che Hans e Rosa hanno aiutato e nascosto in cantina per diverso tempo. Max instaura con Liesel un rapporto di grande amicizia, accomunati dalla stessa passione, sognano ad occhi aperti trascorrendo ore in cantina a leggere. Grazie a Max imparerà ad usare le parole per descrivere il mondo fuori, e ne farà tesoro ad esempio durante i bombardamenti, oppure quando si ammala Max.
Un'opera gradevole, ma avrei approfondito determinati aspetti della storia. In diversi punti è come se mancasse un filo conduttore. Il finale mostra la crudeltà di quel periodo. Liesel perde tutto, ancora una volta, ma riuscirà a costruirsi una vita, un futuro, cercando di non dimenticare mai le persone che durante il suo cammino le sono state accanto.
sabato 22 marzo 2014
Ksenija Rappoport in un'intervista dichiara "Mi piacciono le storie vere che mi toccano, il genere non ha importanza".
Ksenija Rappoport protagonista del film Noi 4, insieme a Fabrizio Gifuni, Lucrezia Guidone e Francesco Bracci Testasecca, dal 20 Marzo al cinema, in un'intervista rilasciata a Panorama, riguardo il suo personaggio dichiara:
"È stato difficile. È stata la mia più grande preoccupazione in questo lavoro perché quando ho letto la sceneggiatura - che mi è subito molto piaciuta - ho visto il mio personaggio, Lara, assolutamente italiana, proprio cento per cento italianissima. Dalla sua maniera di parlare alle parolacce romanesche, vedevo una donna italiana. Ho detto a Francesco che mi dispiaceva farla russa, perché è così bella, il suo fascino, questa sua romanità... Poi, quando lui ha deciso che la facessi io, abbiamo pensato di mantenerla il più romanesca possibile. Non so quanto sono riuscita a farlo, però ho provato, ho lavorato molto per far sì che fosse credibile che ha vissuto a Roma vent'anni".
Ksenija pensando al personaggio dichiara: "quando costruisci il personaggio metti sempre una parte di te; è impossibile fare in un altro modo per me, quindi qualche cosa sicuramente c'è. La somiglianza più grande secondo me è che siamo due donne moderne e viviamo nello stesso mondo moderno, affrontiamo gli stessi problemi, il ritmo micidiale dei nostri giorni, quando non riesci a fare le cento cose che devi fare in una giornata, hai il traffico, il caldo, i figli che hanno i loro problemi, e tu devi risolvere tutto, devi guadagnare, devi essere brava al lavoro, devi fare la brava mamma. Lara è abituata a controllare tutto e tutti e a combattere come un soldato, quindi a un certo punto anche se i problemi non ci sono li costruisce da sé, non è più capace di accettare la vita così com'è, è sempre in una posizione di guerra. Mi piacciono le storie vere che mi toccano, mi fanno pensare, il genere non ha importanza. "
Di seguito il trailer del film
Ambra Angiolini: "Gli scivoloni nel matrimonio ci possono stare"
Ambra Angiolini tra i protaginisti del film, attualmente al cinema, "Maldamore" incentrato sul tradimento risponde a domande "scomode" sul suo rapporto con Francesco Renga.
Nel film lei è la moglie di Luca Zingaretti:
“Lui guarda le altre e lei non sa più cosa guardare, diventa una malata immaginaria, poi, grazie ad un uomo molto più giovane, vive un amore adolescenziale. Vedo tanta gente che vive il tradimento in modo doloroso; questo film, però, ha qualcosa di nuovo, perché gli amanti non si nascondono, ma passeggiano per strada.
"Perdonare un tradimento? Tutto dipende dal rapporto che costruiamo col partner. Gli scivoloni esistono, così come le cadute di stile. Ci piacerebbe essere perfetti, ma nessuno lo è. Non credo nel tradimento, naturalmente, ma non credo nemmeno nella distruzione di un matrimonio a causa di un tradimento. Io e Francesco Renga non siamo sposati, ma abbiamo due figli meravigliosi che è come se rappresentassero loro stessi un contratto. Il più bel contratto che mi sia mai capitato di firmare. Ho trovato uno spazio tutto per me, che condivido con Jolanda e Leonardo e sono convinta che nella coppia un po’ di sano egoismo e mistero vadano mantenuti: voglio rimanere sempre un po’ “mia”.
Di seguito il trailer del film
domenica 16 marzo 2014
Storia di una ladra di libri, trama e trailer. Al cinema dal 27 marzo 2014
Basato sul best seller “La bambina che salvava i libri” di Markus Zusak, un film drammatico a sfondo bellico, diretto dal pluripremiato regista inglese Brian Percival.
Il film racconta una storia ambientata nella Germania della Seconda Guerra Mondiale. Protagonista è Liesel (Sophie Nélisse), una vivace e coraggiosa ragazzina affidata dalla madre ad Hans Hubermann (Geoffrey Rush), un uomo buono e gentile, ed a sua moglie Rosa (Emily Watson), una donna dal carattere alquanto particolare Scossa da tragici eventi, accaduti nei giorni precedenti, Liesel fa fatica ad adattarsi sia a casa che a scuola, dove viene derisa dai compagni di classe perché non sa leggere. Con grande determinazione e con il valido aiuto del suo papà adottivo, impara a leggere il suo primo libro, Il manuale del becchino, rubato al funerale del fratello. L’amore di Liesel per la lettura e il crescente attaccamento verso la sua nuova famiglia si rafforzano grazie all'amicizia con un ebreo di nome Max (Ben Schnetzer) che i suoi genitori nascondono nello scantinato e che condivide con lei la passione per i libri incoraggiandola ad approfondire le sue capacità di osservazione. Altrettanto importante diventa l’amicizia con un giovane vicino di casa, Rudy (Nico Liersch), che prende in giro Liesel per la sua mania di rubare i libri ma intanto si innamora di lei.
Un film da vedere! Ecco il trailer:
giovedì 13 marzo 2014
Amici come noi. Un film di Enrico Lando in uscita giovedì 20 marzo 2014.
Amici come noi con Pio D'Antini, Amedeo Grieco, Alessandra Mastronardi, Maria Di Biase, Alessandra Sarno.
Pio e Amedeo, la coppia comica scoperta da Le Iene con la rubrica "GLI ULTRAS DEI VIP" girano il loro primo film. Un road movie su due amici inseparabili di Foggia che dovranno lasciare la loro amata città per sfuggire a una situazione piuttosto imbarazzante.
Trailer
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